Gio’ Pomodoro

Gio’ Pomodoro (Orciano di Pesaro 1930– Milano 2002) è un artista classico per eccellenza. Da sempre attratto dai miti e dalle interazioni fra arte e scienza, geometria matematica e numero, astronomia posia e filosofia. Ed è nei miti che si fonda la vita delle forme.

L’aforisma di Eraclito «panta rei» (tutto scorre) — prescelto per questa mostra urbinate — riflette sull’impermanenza delle cose e sul loro eterno divenire. Ciò evidenzia altresì come ogni esperienza umana sia sempre unica e irripetibile poiché ogni cosa, nella sua realtà apparente, è sottoposta alla legge inevitabile della trasformazione.

Nel Cortile d’Onore di Palazzo Ducale, nelle Soprallogge e negli affascinanti spazi sotterranei, appannaggio della corte di Federico, Duca di Montefeltro, sono ospitate 26 sculture fra marmi, bronzi e poliesteri, alcune di dimensioni monumentali. A completamento della mostra si possono ammirare 13 grandi carte dipinte a china, alcune delle quali inedite, strettamente connesse al ciclo delle Tensioni e delle Folle, alle quali il progetto espositivo è dedicato per intero.

Nike, scultura in marmo nero e basalto

 

“Il vuoto è all’origine del nostro essere scultori, non già il bisogno di innalzare statue”

- Gio’ Pomodoro

 
 

Frammenti di vuoto I [Carbonia]
2001 Bronzo lucido

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